Vi capita spesso di avere le mani bagnate di sudore durante la notte? Avvertite dolori acuti alle articolazioni dopo un allenamento prolungato? Avete la sensazione che il vostro corpo sia costantemente sotto stress?
Se è così, allora è arrivato il momento di trovare le risposte sull’uso degli antinfiammatori!
Cosa sono esattamente gli antinfiammatori?
Gli antinfiammatori sono sostanze che riducono l’infiammazione. In parole povere, significa che aiutano a ridurre il gonfiore dei tessuti o degli organi del corpo causato da una lesione o da un’irritazione.
Lo fanno impedendo la produzione eccessiva di proteine ed enzimi dalla zona lesa, riducendo così il gonfiore.
Tuttavia, non tutti gli antinfiammatori sono uguali. Alcuni funzionano meglio di altri per diverse condizioni e individui.
Che cos’è l’infiammazione?
L’infiammazione è la risposta naturale o biologica a una lesione o a un’irritazione. Quando le cellule del corpo sono ferite o irritate, rilasciano sostanze chimiche che causano l’arrossamento e il gonfiore dei tessuti vicini.
Se la lesione è di lieve entità, le sostanze chimiche causano gonfiore, ma se l’irritazione è maggiore possono provocare danni ai tessuti, come ad esempio un taglio.
Anche le lesioni possono scatenare un’infiammazione, che può essere una parte normale della guarigione. Quando avvertiamo un dolore muscolare o articolare, si tratta di un’infiammazione dell’organismo.
L’organismo ha determinate sostanze chimiche che reagiscono alla lesione e provocano l’infiammazione per aiutare il corpo a guarire.
Questa irritazione fa sì che il sistema immunitario si attivi e invii cellule che aiutano a combattere le infezioni. Quando questo processo si protrae a lungo, il sistema immunitario può diventare iperattivo e iniziare ad attaccare i tessuti sani, come le articolazioni.
L’infiammazione inizierà a diminuire una volta che la lesione sarà guarita.
Come usare gli antinfiammatori?
Gli antinfiammatori non sono una soluzione rapida. Non “risolvono immediatamente” nessuna condizione, ma possono essere estremamente utili per ridurre i sintomi e migliorare la qualità della vita.
Per trattare l’infiammazione, bisogna innanzitutto identificare la fonte del problema. Si tratta di un’articolazione o di un muscolo specifico? È una condizione cronica?
Una volta identificata la causa, gli antinfiammatori possono aiutare a ridurre o gestire i sintomi.
Alcune linee guida generali per l’uso degli antinfiammatori:
Gli antinfiammatori sono farmaci utilizzati per alleviare il dolore e ridurre l’infiammazione. E’ importante seguirne le indicazioni per un uso sicuro ed efficace.
Per prima cosa seguire le indicazioni del medico di fiducia o del farmacista riguardo alla dose e alla frequenza di assunzione del farmaco. Non superare mai la dose consigliata, a meno che non sia stato espressamente indicato dal medico.
Ricordare sempre che gli antinfiammatori possono causare effetti collaterali, come irritazione gastrica, ulcere o emorragie gastrointestinali. Per evitare di incorrere in questi rischi, è consigliabile prenderli a stomaco pieno (a meno che non sia stato espressamente indicato dal medico) e non abusare dell’assunzione.
Inoltre, evitare di assumere contemporaneamente altri farmaci che possono aumentare il rischio di effetti collaterali (necessaria la consulenza del proprio medico di fiducia al fine di evitare tali effetti collaterali).
Il periodo di assunzione prolungato, non è consigliato, previo consultazione del proprio medico, soprattutto se si soffre di problemi di stomaco o di fegato, o se si è a rischio di malattie cardiache.
In presenza o presunta allergia a un tipo di antinfiammatorio, consultare un medico specialista per approfondire l’eventuale rischio di assunzione, ed evitare di prenderne altri della stessa classe farmacologica. In caso di reazioni allergiche, interrompere immediatamente l’assunzione del farmaco e consultare il medico.
Non assumere antinfiammatori durante la gravidanza o l’allattamento, a meno che non sia stato esplicitamente indicato dal medico.
Non utilizzare antinfiammatori per il trattamento di malattie infettive, come il raffreddore o l’influenza, a meno che non sia stato prescritto dal medico. Gli antinfiammatori possono mascherare i sintomi di infezione e ritardare il trattamento adeguato.
Conservare gli antinfiammatori in un luogo fresco e asciutto, al riparo dalla luce diretta del sole. Non utilizzare antinfiammatori scaduti o danneggiati.
In caso di dubbi o preoccupazioni riguardo all’assunzione di antinfiammatori, consultare sempre il medico o il farmacista.
In che modo gli antinfiammatori possono aiutare a ridurre l’infiammazione?
Il motivo principale per cui gli antinfiammatori funzionano è che impediscono la produzione di composti coinvolti nella risposta infiammatoria.
Ad esempio, possono ridurre la produzione di prostaglandine, citochine e chemochine, che sono composti che causano l’infiammazione. Contribuiscono inoltre a ridurre la capacità dei globuli bianchi di provocare l’infiammazione, in modo da non danneggiare i tessuti sani.
Quale antinfiammatorio funziona meglio per quale condizione?
Quando si parla di antinfiammatori, è importante capire dove agiscono e quando possono funzionare meglio.
La scelta degli antinfiammatori più appropriati dipende dalla condizione medica specifica, dalla gravità dei sintomi, dalle eventuali controindicazioni o allergie e da altri fattori individuali del paziente.
Un farmaco per il trattamento dell’artrite non ridurrà il dolore o aumenterà la mobilità della spalla. Un antinfiammatorio per l’ernia del disco non aiuterà il mal di schiena.
Questi farmaci agiscono invece riducendo l’infiammazione delle articolazioni e dei muscoli. Poiché l’origine dei problemi è diversa, questi farmaci hanno proprietà diverse e possono apportare benefici diversi a seconda delle persone.
Quando si tratta di lombalgia, gli antinfiammatori sono utili per ridurre il dolore e l’infiammazione. Non impediscono la comparsa del dolore, ma possono migliorare notevolmente la qualità della vita.
In caso di lombalgia cronica, gli antinfiammatori aiutano anche a ridurre la rigidità e a migliorare la mobilità.
Come si fa a sapere se un antinfiammatorio è adatto a voi?
Se avvertite dolore o infiammazione in una qualsiasi area del corpo, è importante che parliate con un medico o un farmacista della migliore linea d’azione.
Sebbene i farmaci antinfiammatori possano essere utili in alcuni casi, dovrebbero essere utilizzati solo in caso di lesioni o infezioni.
Se avete un’infiammazione cronica o un sistema immunitario iperattivo, l’assunzione di questi farmaci può peggiorare il problema, consultare il proprio medico di fiducia è la scelta migliore.
Se non siete sicuri, il vostro medico può aiutarvi a decidere se un antinfiammatorio è adatto a voi.
Cosa bisogna considerare prima di assumere un farmaco antinfiammatorio?
Esistono molti farmaci antinfiammatori diversi, ognuno con effetti collaterali, benefici e rischi diversi.
Prima di iniziare un trattamento con un particolare farmaco antinfiammatorio, è importante valutare attentamente con il proprio medico se è adatto a voi.
Gli effetti collaterali sono i più importanti da considerare ed i più comuni causati dagli antinfiammatori includono nausea e sonnolenza, che spesso possono essere gestiti assumendo dosi minori o evitando di assumere il farmaco in determinati momenti della giornata.
Effetti collaterali più gravi, come la diminuzione dei globuli bianchi o l’aumento del rischio di coaguli di sangue, possono indicare la necessità di interrompere l’assunzione del farmaco e di consultare urgentemente un medico.
Tipi di antinfiammatori da banco
- Ciclo-ossigenasi: Sono i più comuni per ridurre il dolore articolare e possono essere acquistati come Aleve o Aspirina (acido acetilsalicilico). Tuttavia, possono causare ulcere gastriche e gravi emorragie, quindi devono essere usati con cautela.
- Farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS): Sono il tipo di antinfiammatorio più comunemente usato. Riducono l’infiammazione inibendo l’enzima COX, che causa dolore e infiammazione. Esistono diversi FANS, tra cui farmaci comuni come l’ibuprofene e il naprossene (Aleve Antinfimmatorio in compresse e Naprosyn granulato per uso orale in bustine) o il diclofenac (come Voltaren Emulgel 100g 2%) per il trattamento del dolore e dell’infiammazione associati a condizioni come l’artrite reumatoide, l’osteoartrite e la spondilite anchilosante.
Tipi di antinfiammatori da prescrizione
- Inibitori della proteasi: agiscono inibendo l’enzima proteasi che causa un’eccessiva produzione di proteine ed enzimi nell’area lesa. Sono utilizzati per trattare condizioni infiammatorie croniche come l’artrite, le malattie infiammatorie intestinali e le allergie.
- Inibitori dell’interleuchina: Riducono la produzione eccessiva di alcune citochine che possono causare infiammazione. Sono utilizzati per il trattamento di disturbi autoimmuni e di alcuni tipi di cancro.
- Inibitori della ricaptazione della serotonina: Sono utilizzati per trattare la depressione e altri disturbi dell’umore. Quando se ne parla, di solito lo si fa nel contesto dello sport.
Rischi ed effetti collaterali dei farmaci antinfiammatori
Gli antinfiammatori hanno una serie di benefici, ma possono comportare anche alcuni rischi. Alcuni possono avere effetti collaterali lievi, come sonnolenza o nausea, ma altri possono comportare rischi più gravi, come reazioni allergiche gravi o una diminuzione dei globuli bianchi.
Questi effetti collaterali sono molto rari, ma è importante ricordare che gli antinfiammatori non sono una soluzione rapida. Sebbene possano essere estremamente utili per ridurre l’infiammazione, non “curano” alcuna condizione.
Riepilogo all’uso degli antinfiammatori
Come possiamo vedere, gli antinfiammatori sono farmaci molto utili che possono ridurre significativamente il dolore e migliorare la qualità della vita.
Tuttavia, non sono una soluzione “facile” e richiedono molta pazienza e impegno. Possono essere un vero e proprio “salvavita”, ma devono essere usati in modo responsabile per evitare di “esagerare”.
Ora, è importante capire quale antinfiammatorio funziona meglio per quale condizione e come usarlo e come proteggersi dagli effetti collaterali.
Per questo motivo è utile conoscerli il più possibile prima di iniziare ad utilizzarli, ma in primis bisogna sempre consultare il proprio medico di fiducia al fine di avere una diagnosi della situazione in modo tale da potervi consigliare quello giusto per voi!
Per qualsiasi tipo di informazione sugli antinfiammatori potete fare riferimento al nostro team di farmacisti che vi aiuterà a conoscerli.
Come in questo articolo, che per aiutarvi a farlo, abbiamo fornito le risposte a diverse domande di base. Assicuratevi di tenere a mente queste informazioni quando state valutando se provare o meno un antinfiammatorio.